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Marcatura CE: come conoscere prima la barca

È fondamentale, mentre siamo alla ricerca di una nuova barca, porsi tutte le domande del caso.

Ogni singolo dettaglio e ogni piccola caratteristica possono rendere due unità, apparentemente simili, diverse.

Per cosa la utilizzo?

Quanto ho intenzione di usarla durante l'anno?

Più spazio in coperta o sottocoperta?

Quale tipo di chiglia mi conviene avere?

Insomma, le domande da porsi sono tante e mai troppe.

Sicuramente tra quelle da non sottovalutare potrebbe essere presente quella legata alla marcatura CE dell'imbarcazione.



Ma cosa si intende per marcatura CE?

Essa rappresenta uno standard qualitativo introdotto dal Consiglio dell'Unione Europea nel 1993 e in ambito nautico interessa tutta la vita della barca, a partire dall'ideazione fino al suo utilizzo, dimostrandone sicurezza e sostenibilità.


Guardandosi un po' attorno potremo vedere che tale marcatura in realtà è presente un po' ovunque, anche in oggetti completamente diversi come giocattoli o telefonini, avendo ovviamente i loro livelli qualitativi e i rispettivi requisiti di valutazione.


Mentre tale simbolo è stato reso obbligatorio per questi ultimi sin da subito, nella nautica bisognerà attendere il 1998.


Fino a qui che noia, niente che possa incidere concretamente sulla scelta della propria barca, ma adesso ci arriviamo.


All'interno dei criteri di marcatura, per quanto riguarda la nautica, esistono 4 categorie che ci interessano particolarmente, ovvero le cosiddette Categorie di Progettazione.

Non sarebbe male, durante la ricerca della nostra nuova ipotetica barca, informarsi a quale di queste ultime appartiene, e questo perché le Categorie di Progettazione ne indicano la resistenza massima rispetto alla forza del vento (secondo la scala Beaufort) e al moto ondoso del mare.


Entriamo quindi nel dettaglio e iniziamo ad elencare quale siano:


  • A - resistenza a venti superiori a forza 8 (> 40 nodi) e ad un'altezza d'onda superiore ai 4 m, escludendo tutte quelle situazioni estreme quali uragani o tempeste;

  • B - resistenza a venti fino a forza 8 (34 - 40 nodi) e ad un'altezza d'onda fino ai 4 m (entrambi compresi);

  • C - resistenza a venti fino a forza 6 (22 - 27 nodi) e ad un'altezza d'onda fino ai 2 m (entrambi compresi);

  • D - resistenza a venti fino a forza 4 (11 - 16 nodi) e ad un'altezza d'onda fino ai 0.3 m (entrambi compresi);


Questa classificazione vale sia per le imbarcazioni da diporto (tutte quelle barche immatricolate dai 10 m ai 24 m inclusi) sia per i natanti (inferiori ai 10 m inclusi).

In linea generale sembrerebbe che non cambi niente, ma in realtà esistono differenze sia fra le due macrofamiglie, sia al loro interno fra unità simili.

In primis i natanti con marcatura CE non possono andare oltre le 12 miglia dalla costa, a differenza delle loro sorelle maggiori.

Fra unità simili invece il peso della bilancia è l'essere o meno certificata.

Per tutte quelle imbarcazioni sprovviste infatti i limiti dipendono dalla loro singola abilitazione, quindi potrebbero poter navigare senza limiti dalla costa o a 6 miglia da essa e senza limiti in acque interne.

Per i natanti sprovvisti invece generalmente il limite è entro le 6 miglia dalla costa, fatta eccezione per tutti quelli omologati o riconosciuti da organismi tecnici esterni per la navigazione senza limite, in quel caso il limite senza marcatura CE si alza a 12 miglia dalla costa.

In questi ultimi non rientrano tutti quei natanti "diversi" come pattini, pedalò, windsurf o moto d'acqua, i quali non possono superare 1 miglio di distanza dalla terraferma.

Questo significa che una barca sotto i 10 metri non può andare oltre le 12 miglia?

In realtà no, purché venga immatricolata come imbarcazione da diporto!


A livello pratico il cantiere rende la vita più semplice all'armatore, ponendo una targhetta inamovibile sulla barca nella quale compaiono:


  • Il nome del costruttore

  • Il marchio registrato

  • Un indirizzo di contatto

  • Il marchio CE

  • La categoria di progettazione dell'unità

  • Il carico massimo

  • Il numero massimo di passeggeri raccomandato dal cantiere


Foto presa da boatsnews.it

Per chiudere, quindi, non sarebbe male mettere sul tavolo anche questo aspetto prima di decidere su quale barca investire i propri soldi.

Una certificata C o D non è certamente l'ideale se vorrai fare navigazione d'altura, come una A è esagerata se vorrai solo goderti una tranquilla giornata al mare.

Ad ognuno/a la sua!


Foto presa da it.freepik.com

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