Come già detto più volte, in questo blog vogliamo parlare non solo a chi ha già la barca o ne è già esperto, ma anche a chi non ha nulla a che vedere con la nautica e vuole muovere i primi passi.
In questa rubrica, "definizioni spicciole", in cui nel primo articolo abbiamo parlato della marcature CE di un'imbarcazione, vogliamo appunto spiegare un po' di teoria in maniera semplice e chiara.
Oggi parleremo di concetti che per un velista sono l'ABC, ma che magari per i curiosi non lo è affatto: la virata, l'abbattuta e la strambata.
Tutte e tre sono, prendendo in prestito un termine automobilistico, "una sterzata".
In gergo nautico si dice un "cambio di mure", ovvero il cambio di lato della barca su cui spira il vento.
La differenza sostanziale la fa la direzione di provenienza di quest'ultimo ma non solo, come vedremo per la strambata.
Come si indica però la provenienza del vento?
Prendiamo un attimo la nostra barchetta di carta e osserviamola dall'alto.
Il riferimento che a noi serve è l'asse longitudinale della nostra imbarcazione, ovvero quella retta che taglia perfettamente a metà la barca e passante per la prua e la poppa.
Così facendo formiamo due "emisferi" identici, uno destro e uno sinistro.
Questi vengono divisi in gradi e partono da prua con il grado 0° e arrivano fino a poppa con 180°, tenendo segno positivo quando ci si riferisce al lato di dritta e segno negativo quando invece si parla del lato di sinistra.
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Fatta questa premessa, andiamo a parlare delle protagoniste dell'articolo.
Virata
Con questo termine si intende unicamente il cambio di mure in condizioni di bolina, ovvero quando la barca prende il vento rispetto al suo asse longitudinale tra i 37° e i 60°.
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Tra le tre è sicuramente la manovra con meno preoccupazioni in quanto non tiene in considerazione il movimento del boma, evitando così tutti quei movimenti improvvisi e altamente pericolosi causati dal vento (in gergo nautico, quando accade, si dice che il boma "brandeggia").
Ogni volta che si compie un tratto di navigazione per poi andare a virare si compie un "bordo di bolina", che inizia e finisce con il "punto di virata", ovvero il punto in cui si inizia la manovra per cambiare mure.
Tutto questo avviene in una situazione tutt'altro che silenziosa, almeno rispettando la teoria.
Infatti, a meno che una persona non navighi in solitaria, fare un cambio di mure con un'imbarcazione comporta anche dare degli ordini, al fine che tutto l'equipaggio si muova nella maniera corretta e al tempo giusto:
Il timoniere chiede "Pronti a virare!" e aspetta che l'equipaggio risponda "Pronti!";
Solo allora il timoniere urla "Viro!" e inizia a portare la barca verso la direzione del vento, raggiungendo così quello che viene chiamato "angolo morto";
Quando il fiocco inizia a fileggiare, ovvero a sbattere, il timoniere pronuncia "Passa fiocco!" e in quel momento vanno gestisce le scotte, lascando quella inizialmente sottovento (ovvero lasciando andare quella che all'inizio stava dalla parte opposta del vento) e cazzando quella sopravento (ovvero tirando quella che stava dalla parte di provenienza del vento);
Si perfeziona le vele, timone al centro e si continua a navigare;
Abbattuta
Per capire subito cosa sia, basti pensare che un altro nome per descriverla sia "virata di poppa", il che fa subito capire la direzione di provenienza del vento.
In realtà non è uguale alla prima, ma anzi presenta delle differenze importanti che andremo ora a leggere.
Innanzitutto in questo caso la barca a vela passa da un gran lasco ad un altro, ovvero un'andatura in cui si forma un angolo compreso fra asse longitudinale dell'imbarcazione e il vento dai 130° ai 170°, un modo di andare che garantisce maggiore comfort e sicurezza all'imbarcazione rispetto ad altre andature.
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Anche qui ci sono degli ordini precisi da dare al proprio equipaggio:
Il timoniere chiede "Pronti ad abbattere!" e aspetta che l'equipaggio risponda "Pronti!";
Solo allora il timoniere urla "Abbatto!" e inizia a ruotare il timone portandolo alla poggia, ovvero indirizzando la prua della barca lontana dalla direzione del vento, entrando così in "fil di ruota", ovvero quella situazione in cui il vento spira dritto in poppa formando un angolo compraso tra i 170° e i -170°;
Il timoniere ordina "Randa al centro!" e, una volta che viene eseguito, "Passa fiocco!";
Una volta che il fiocco ha cambiato mure il timoniere pronuncia "Lasca randa!" e attende che l'equipaggio fili la scotta, cioè la allenti;
Si perfeziona le vele, timone al centro e si continua a navigare;
Strambata
Il principio è lo stesso dell'abbattuta, se solo non fosse che sia una virata incontrollata e non voluta dovuta a rapidi cambiamenti di vento od a inesperienza.
Quando si naviga con vento a favore, ovvero che spira nella stessa direzione in cui stiamo navigando, è sempre buona norma mettere in sicurezza il boma con delle ritenute, le quali altro non sono che dei cavi che impediscono ad esso di brandeggiare.
Ovviamente, essendo una manovra involontaria, non sono presenti degli ordini da eseguire come per la virata di prua e l'abbattuta.
Ci auguriamo che queste poche righe siano utili sia per chi volesse rinfrescarsi la memoria, sia per chi fosse curioso/a o stia cercando di studiare per la patente nautica.
In ogni caso... occhio al boma!
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