Vi siete mai chiesti da dove derivano i nomi dei venti?
Perché si chiamano Maestrale, Scirocco, o Levante?
E perché si rappresentano così, in uno schema a forma di stella?
Se avete dei dubbi al riguardo continuate pure a leggere questo articolo, perché cercheremo di darvi una risposta!
Innanzitutto: che cos'è la rosa dei venti?
La rosa dei venti, conosciuta anche coi nomi di "stella dei venti" o "simbolo dei venti", è un sistema antichissimo che permetteva a chi andava per mare di comprendere il vento a partire dalla direzione di provenienza rispetto ai punti cardinali (Nord, Sud, Est e Ovest).
Fino all'avvento della bussola è stata la guida per chi navigava in mare aperto, soprattutto quando era impossibile rintracciare la posizione del sole o delle stelle.
Graficamente si mostra come due rombi, allungati e concentrici, posti a 90° l'uno rispetto all'altro, formando così 4 spazi delimitati chiamati quadranti, i quali vengono suddivisi a metà da altri rombi più piccoli.
Questo per quanto riguarda però la configurazione "classica".
La suddivisione dei quadranti infatti potrebbe tranquillamente proseguire, arrivando a quello che è il grado di suddivisione massimo: ben 128 punti, ovvero 128 venti differenti!
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La sua origine si perde fra le onde del mare, come tante altre figure leggendarie che caratterizzano la cultura marinaresca.
Nell'Antica Grecia, grazie alle opere di Omero, sappiamo che non solo aveva il compito per cui tutti la conosciamo, ma aveva anche un'importanza religiosa, in quanto rappresentava gli Anemoi, divinità che personificavano i venti.
Prendendo in considerazione i punti cardinali e i principali intermedi troviamo:
Nord - Borea
Nord Est -Kaikias
Est - Apeliote
Sud Est - Euro
Sud - Notos
Sud Ovest - Lips
Ovest - Zefiro
Nord Ovest - Skirion
È solo però con l'avvento delle Repubbliche Marinare che si giunge alla configurazione attuale.
Non ce ne vogliano gli ellenici, ma se la rosa dei venti si mostra com'è oggi è merito della regina del Mediterraneo orientale: Venezia!
Sono proprio i nomi usati dai veneziani quelli che sono giunti fino a noi, tuttavia per capirne il significato bisogna ritornare in Grecia.
Il punto di riferimento su cui porre la rosa infatti è l'isola di Zante, all'epoca sotto la Serenissima.
È da qui che iniziamo a tracciare i venti:
Nord - Tramontana, il vento che viene da oltre i monti dell'Albania;
Nord Est - Grecale, il vento che viene dalla Grecia;
Est - Levante, il vento che viene da dove leva il Sole;
Sud Est - Scirocco, il vento che viene dalla Siria;
Sud - Mezzogiorno, il vento che viene da Sud;
Sud Ovest - Libeccio, il vento che viene dalla Libia;
Ovest - Ponente, il vento che viene da dove pone il Sole;
Nord Ovest - Maestrale, il vento che viene dalla via maestra, ovvero la rotta per Venezia;
Questi sono i nomi dei principali venti, per quanto riguarda invece tutti gli altri abbiamo i mezzi venti, con rosa a 16 punte, ai quali vanno aggiunti i quarti, o rombi, con rosa a 32 punte, proseguendo infine con le mezze quarte (64 punte) e le quartine (128 punte).
Sono giusto un paio di nomi da ricordare!
Infine, in molte rose dei venti, è raffigurato anche un giglio, ma perché?
Questo fiore nel tempo è stato simbolo di purezza, e veniva posto sul Nord indicando così la buona direzione, senza dover virare, per poter tornare indietro.
E ad oggi?
Sembrerà strano o anacronistico ma tutt'oggi la rosa dei venti viene utilizzata!
Nonostante siano presenti mezzi più moderni e sicuri per orientarsi (come GPS e bussole), questa iconica stella non viene solo posta come decorazione di alcune piazze sul mare, ma viene ancora impiegata in alcuni ambiti, come ad esempio in meteorologia per analizzare le statistiche dei dati direzionali dei venti, o come nella progettazione di piste per gli aeroporti.
Ora che avete letto tutto, chissà se siamo riusciti a togliervi tutti i dubbi!
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